La storia del Circolo

Il Circolo Ricreativo si materializza nel 1921 nei locali del teatro, nel 1972 si trasferisce nei nuovi locali in via della Repubblica al n° 8, negli anni 70, in base agli accordi previsti dalla legge 300/70 (statuto dei lavoratori) articolo 11, e facendo comunque  riferimento agli articoli 36 e seguenti del codice civile negli anni successivi in occasione dei vari rinnovi contrattuali i dipendenti contribuiscono allo sviluppo del Circolo.

La società Solvay concede (comodato) in modo gratuito ai dipendenti e pensionati/soci del Circolo l’uso della struttura.

Il Circolo Ricreativo Solvay si propone di offrire ai soci i servizi sociali legati al tempo libero  nonché di promuovere e sviluppare tutte quelle iniziative di carattere ricreativo, culturale e sportivo per la crescita sociale. A tale scopo  può avvalersi di iniziative promosse da associazioni od enti che possano favorire il conseguimento dei propri scopi sociali.

Dopo un periodo di chiusura  di 15 mesi il Circolo riapre il 5 Aprile 2003 con prospettive diverse e con la possibilità di accoglimento per soci esterni non legati direttamente alla Società Solvay, in rispetto alle regole dettate dallo statuto e dal comodato, e dalle leggi vigenti, inoltre, nella parte non riservata ai soci vale a dire bar, ristorante, self service e pizzeria chiunque può usufruire di tali servizi e spazi.   

Il circolo elegge una rappresentanza di nove soci che restano in carica tre anni i quali provvedono alla conduzione delle attività dell’associazione.

l 1 dicembre 1921 si inaugura il «Circolo», ampio capannone a forma di “L” destinato a diventare il centro ricreativo del nuovo paese. L’unico esercizio ricreativo a monte della ferrovia è ubicato dove oggi inizia il violetto d’ingresso al Teatro Solvay, sulla strada che anche allora immetteva alla porta principale dello Stabilimento. Resterà in quella posizione fino al 1928, quando il costruendo fabbricato del teatro finisce per incorporarlo.

La struttura originaria dispone di una vasta cantina adibita a deposito e di sei vani con sala giochi e buffet, una sala di lettura con biblioteca, di un locale biliardi, di un grande salone per conferenze e spettacoli e di una cucina con camera che costituiscono l’abitazione del gestore Bruno Marchetti.

Il 28 aprile 1922 viene concessa l’agibilità del nuovo locale aziendale riservato a spettacoli cinematografici e teatrali ricavato dalla ristrutturazione dell’esistente «Circolino». Smantellate le sale da biliardo e di lettura, resta a disposizione del pubblico un’area rettangolare di 18 metri di lunghezza e di 8 metri di larghezza, alta 4 metri al centro, con pavimento cementato, cinque porte, comprese quelle delle uscite di sicurezza, ed annesso buffet. I posti a sedere sono 210, quelli in piedi 40. Non manca neppure il palcoscenico che misura 8 metri per 6, con due scalette di cemento ai lati.

In data 8 aprile 1924 viene inviato da Rosignano a Bruxelles un “avant-projet de construction” di un circolo teatro, causa l’insufficienza dei locali utilizzati. Il progetto prevede: sala biliardi, biblioteca, una grande sala da spettacoli da 600 posti ed un campo di calcio. Si tratta di una grande opera, dotata di due atri spaziosi, di una platea con 400 posti a sedere, di una cabina delle proiezioni, di un grande palcoscenico oltre che di altri spazi necessari per il suo funzionamento, come i camerini per gli artisti.

Qualche anno più tardi, precisamente nel 1928, il vecchio “Circolino”, viene smantellato dalla ditta fiorentina dell’ing. Alcide Simoni che sta costruendo il nuovo teatro. Scompare il ritrovo storico del nuovo centro industriale, il locale di tutti i giorni e delle occasioni speciali, dei balli e delle prime rappresentazioni cinematografiche, dei tornei di carte e dei fiaschi di vino e anche dei caffè espresso. Scompare con i suoi fumi e con il suo clima particolare, un pò western, ma vivo, caratteristico, pressoché unico. Lascia un velo di nostalgia fra gli abituali frequentatori.

Viene inaugurato il Teatro Solvay, al cui interno vengono anche collocati i circoli degli operai e degli impiegati. Struttura ineguagliabile per un paese con appena 3000 abitanti e che poco prima non c’era. E’ pronto il 19 aprile del 1928…Al piano terreno il “Circolo Operai” con bar, sala da gioco e sala biliardi, gestito ancora da Bruno Marchetti. Al primo piano il “Circolo Impiegati” gestito da Giuseppe Burattini con la stessa attrezzatura più biblioteca e sala lettura, tutto arredato con cura… In più locali per il Gruppo Sportivo, il Gruppo Filarmonico, stanze da gioco e soggiorno. La sala del teatro ha 400 posti e tutte le dotazioni più moderne dell’epoca. La direzione aziendale nomina direttore l’ex attore vadese cav. Remo Lotti che dopo 11 recite di scarso successo viene sostituito dal rag. Otello Bertolucci…Successi iniziali e poi una serie di fiaschi fino al 1934 quando arriva il volterrano dipendente Solvay Dino Lessi…Nel 1938 viene interamente ristrutturato e rinnovato, dotato di gallerie e di acustica perfetta, facendone uno dei migliori teatri regionali. Nuova anche l’apparecchiatura cinematografica, mentre la vecchia viene passata all’esterno nella nuova Arena estiva che inizia così la sua attività stagionale.

La lunga storia del Teatro Solvay continua sui volumi: “Il teatro Solvay 50 anni nella storia culturale di Rosignano” di Dino Lessi e  “Università Popolare Rosignano Solvay – Cinquant’anni di vita” di Celati e Gattini scaricabili dalla sezione “Scaricalibri” di questo sito e corredati di ampie gallerie fotografiche. (Su Scaricolibri menu a sinistra). Notizie su Circolino e teatro anche su  “Sale e pietra” e “La ciminiera dimezzata” di Celati – Gattini.

 Breve cronistoria
1922 – 28 aprile
 – Si concede l’agibilità al primo cinema-teatro misure 18×8 m. con 200 posti a sedere nel fabbricato del Circolino.
1928 – 12 maggio – Si inaugura il Teatro Solvay con “La Traviata” con molto successo e qualche critica. La Direzione del teatro è affidata all’ex attore vadese Remo Lotti. Gli succederà dopo pochi mesi il rag. Otello Bartalucci.
1938 – Viene interamente ristrutturato e rinnovato, dotato di gallerie e di acustica perfetta, facendone uno dei migliori teatri regionali. Il progetto è ancora dell’architetto Brunfaut.
1939 aprile – Film attraenti al Teatro Solvay, ma sospesi quelli di produzione americana.
1940 – 29 febbraio – “Rigoletto”, prima opera lirica al teatro sotto la nuova direzione di Dino Lessi. .
1970 – In questi anni le Opere Sociali aziendali vengono affidate all’AGOSS per una gestione unificata. Restano all’azienda gli immobili del Teatro e Canottieri oltre alla CIAS (fondo integrativo) e il Natale dei bambini.

Circolo Ricreativo Solvay
Via della Repubblica 8
57016 Rosignano Solvay (LI)
Tel. 0586.760168
Partita iva 00833070493
Codice fiscale 80002480491